Di nuovo in Africa

 

Sapevo che dovevo andare in Africa, che sarei ripartito e tornato in Mozambico, ed è bastato poco per rendermi conto di essere arrivato in Africa. Dopo aver messo il piede fuori dall’aereo per scendere, alle 5 e 30 del mattino una calda aria venne incontro per accoglierci. In aeroporto regnava la calma e la tranquillità mozambicana. Il viaggio è andato bene senza alcun problema, nemmeno alla dogana abbiamo avuto problemi e tutto (salami, caffè, grana …) è passato come se niente fosse.

Oggi non sono andato nelle comunità, com’era mio solito fare ogni domenica. Nella nostra parrocchia - dedicata alla Madonna delle candele - oggi abbiamo celebrato le cresime (una sessantina di cresimandi) e insieme anche un matrimonio. La sposa ricevette il battesimo, la prima comunione, e - con il marito - la cresima e il sacramento del matrimonio. La messa nell’insieme è durata tre ore. Ho pensato che contemporaneamente stavate celebrando la giornata missionaria e in comunione mi sono unito a voi. La nostra messa è stata ben animata con canti e danze, allegra e partecipata, ritmata dai tamburi percossi a festa. Era da molto che mi mancavano celebrazioni così sentite e partecipate in massa, gremendo tutti i banchi della chiesa, i corridoi e gli spazi in piedi. C’era gente e bambini dappertutto, sia in chiesa e fuori chiesa che assisteva guardano dalle finestre e dalle porte. In chiesa quasi si soffocava per il caldo e la mancanza di ricambio d’aria. Le finestre e le porte erano tutte spalancate, ma la quantità di persone presenti non permetteva la corrente d’aria. Anche perché alle finestre e alle porte c’era gente in piedi sia dentro che fuori chiesa. Ho ricevuto i saluti e il benvenuto nel contesto così descritto.

I miei saluti e il mio abbraccio a tutti voi, ciao p. Agostino.