Aspetti socio - economici

Sul piano economico il paese dalla fine delle ostilità ha dimostrato una ripresa nei vari settori produttivi, particolarmente nell'agricoltura dove si è raggiunta una situazione d'autosufficienza nella produzione cerealicola, che rappresenta il settore di base per l'alimentazione locale. Altri settori invece, come quello industriale, stentano a decollare, anche a causa degli ostacoli posti dalla scarsa efficienza dell'apparato burocratico amministrativo.

Dal 1996 le incisive misure di politica economica suggerite dal FMI e dalla Banca Mondiale hanno generato una politica monetaria restrittiva che unitamente al processo di privatizzazione e di ristrutturazione del settore pubblico dell'economia, se hanno permesso da un lato una certa stabilizzazione dell'inflazione e del debito pubblico, dall'altro non hanno reso disponibili risorse sufficienti per efficaci politiche pubbliche nei settori d'interesse sociale come l'educazione e la sanità. Questo paese infatti spende per il debito estero il doppio di quanto spende per l'educazione e quattro volte di quanto spende per la sanità.

Il Mozambico rimane oggigiorno una nazione profondamente segnata dalle distruzioni prodotte da una guerra civile ventennale che ha lasciato ferite profonde nella popolazione e nel paese dove in sostanza ogni attività della vita civile aspetta di essere riattivata.

Da segnalare a questo proposito il problema delle mine antiuomo inesplose, della necessità di sottoporre a bonifica il territorio e del retaggio di vittime ed invalidi soprattutto fra i più giovani, che questo problema porta con se.

Tra le vittime innocenti sono i giovani che aspettano, in questa fase in cui il loro paese si avvia ad una vita di civile convivenza, occasioni di sviluppo e di progresso.

La rinascita del paese è quindi strettamente legata alla promozione dell'educazione e della formazione delle nuove generazioni che per avviarsi deve trovare adeguate condizioni di sviluppo nei settori ambientale, sanitario e dell'alimentazione .

Bisogna rimarcare infine che, se nella seconda metà degli anni settanta le autorità di governo d'ispirazione marxista, avevano nazionalizzato tutte le strutture d'interesse pubblico (scuole, ospedali) realizzate da organismi religiosi, oggigiorno le autorità pubbliche soprattutto a livello locale sono disponibili a restituire quelle medesime strutture confiscate più di venti anni fa, solitamente gravemente degradate o addirittura totalmente inservibili, ad organismi religiosi che s'impegnino a ristrutturarle e a nuovamente farle funzionare.

A causa di fenomeni climatici e della mancanza di adeguate infrastrutture sociali ed economiche (il 92% della gente non dispone di elettricità e di acqua potabile), la percentuale di povertà è molto elevata (80%) e colpisce soprattutto bambini che nelle aree rurali sono sottoalimentati e vittime di malattie infettive tra le quali primeggia la malaria, mentre nelle aree urbane l'instabilità sociale li spinge a vivere per strada.

Le comunicazioni sono rese difficili per le interruzioni subite dalle principali strade del paese.   Una delle difficoltà per la gente è dovuta alla difficoltà di rifornirsi di acqua potabile, per la mancanza di energia elettrica per pompare acqua dai pozzi.